Al tempo delle invasioni dei Longobardi nell’Italia Meridionale, il Conte Orso, uomo audace, forte e generoso, occupò la fortezza su un isolotto che si trovava al confine tra Castellammare e Torre Annunziata, che prendeva il nome di Scoglio di Rovigliano, insieme con la moglie, Donna Fulgida e il figlio, Miroaldo.Donna Fulgida era caritatevole e gentile; ella tutti i giorni si recava dai soldati, che si erano accampati presso la foce del fiume Sarno, e gli portava piccoli doni e gli diceva parole di conforto per alleviare la situazione difficile e dura che essi si trovavano ad affrontare.Un giorno i Saraceni giunsero nel Golfo di Napoli e attaccarono anche la zona di Castellammare, trovando ad affrontarli il conte Orso e le sue truppe; nonostante quest’ultimo avesse tentato di difendere la fortezza, gran parte dei soldati venne massacrata.I più coraggiosi, ancora una volta, insieme al conte, provarono un’ultima difesa estrema, ma fallirono e il conte Orso fu prima ferito e poi impiccato.Donna Fulgida aveva avuto il coraggio di mettersi tra il suo amato marito e una lancia, finendo con l’essere colpita e lasciata moribonda sullo scoglio.Il figlio Miroaldo riuscì a sopravvivere, ma fu comunque catturato e reso schiavo.La leggenda vuole che Donna Fulgida non fosse morta, ma solo svenuta e che non appena si svegliò si ritrovò circondata dal sangue dei soldati e vide il conte impiccato.Non si sa quale sia stata la sua fine, ma sembra che lo Scoglio di Rovigliano sia ancora infestato dal fantasma della donna, che ogni notte si aggira tormentata invocando suo marito e suo figlio, accompagnata dal volo dei gabbiani.
Rupes
Classe 5CG anno 2018/2019